Il Flash - 2° parte

Proseguiamo nella carrellata delle caratteristiche dei flash:

Controllo dell'esposizione:

- Esposizione automatica: 
1) se siete ancora in possesso di un flash degli anni 70/80, probabilmente sarà dotato di una cellula capace di leggere la luce riflessa dal soggetto e di interrompere  l'emissione del lampo in base a questa misurazione (vedi foto al lato); tale forma di regolazione risente:
- del fatto che l'angolo di lettura della cellula è fisso, e quindi quasi sempre diverso da quello della focale utilizzata 
- della differente capacità di riflettere la luce che i diversi soggetti possono avere.

2) sistema TTL: successivamente si è introdotto un sistema più affidabile, dotando le Reflex di un sensore interno alla fotocamere, capace di leggere la luce riflessa dalla pellicola al momento dello scatto. Basandosi su quanto effetivamente recepito attraverso l'obiettivo, tale sistema ha dettato un miglioramento sostanziale sui risultati ottenibili, pur avendo un punto debole sulla taratura dell'esposizione che dipendeva dal tipo di pellicola utilizzata .

3) sistemi avanzati E-TTL, I-TTL e P-TTL  (Canon, Nikon e Pentax): a partire dal 1995, la necessità di migliorare ulteriormente il sistema di esposizione e la diffusione delle fotocamere digitali, ha costretto i costruttori a modificare il sistema TTL, dato che diversamente dalla pellicola, la capacità di riflettere la luce da parte dei sensori era molto bassa e non dava garanzie di ottenere risultati ottimali in tutte le condizioni di luce. La variante introdotta si basa su un prelampo a potenza ridotta emesso dal flash un istante prima del lampo principale, che consente di effettuare una misurazione estremamente precisa di quella che sarà l'illuminazione della scena ripresa.
L'evoluzione del TTL, anche grazie al miglioramento dell'integrazione con l'elettronica della fotocamera, ha portato tutta una serie di vantaggi sul controllo del flash, rendendo molto più semplice ed efficiente il suo utilizzo, e in particolare quando no ci si limita a usarlo in condizioni di scarsa luminosità, ma viene impiegato  nelle riprese con luce naturale come ulteriore fonte di illuminazione, o quando vengono utilizzati più flash contemporaneamente per migliorare  l'illuminazione del soggetto. 

- Manuale: per quanto possa sembrare strano dover rinunciare a quanto ci viene messo a disposizione dall'evoluzione tecnica, il controllo più accurato e i risultati più vicini a quanto sperato, si ottengono con il controllo manuale. Sarà più facile optare per questa scelta se dobbiamo operare su soggetti statici o in studio (o più semplicemente all'interno di una stanza della nostra casa), potendo collocare anticipatamente uno o più flash alla distanza e angolazione voluta, e fare tutte le prove che vogliamo modificando
di volta in volta la disposizione e le regolazioni. Come abbiamo visto nel post precedente, basta partire dal Numero Guida del flash, e dividendolo per la distanza dal soggetto, si ottiene con una semplice operazione il diaframma da utilizzare; se impieghiamo due flash, quello secondario dovrà essere settato o posto a distanza tale da fornire un'illuminazione più bassa di 1 - 2  stop rispetto al principale.

Ulteriori controlli e dotazioni del flash: 

- Potenza ridotta: possibilità di selezionare valori pari a 1/2, 1/4, 1/8, 1/16 della potenza del flash, per ottenere un miglior controllo della luce in funzione della situazione di ripresa.

- Parabola orientabile: consente il movimento della testa del flash in verticale, o nei modelli più evoluti, sia verticale (180°) che orizzontale (90° e più verso l'alto, 8-10° verso il basso), così da permettere di adottare un'illuminazione di tipo riflesso, puntando il flash al soffitto o verso una parete vicina.

- Parabola Zoom: consente di concentrare la luce emessa dal flash su un'area inferiore man mano che utilizziamo focali più lunghe, possiamo così utilizzare al meglio la potenza disponibile arrivando a illuminare correttamente soggetti che si trovano a distanze maggiori. I flash più economici possono avere una regolazione manuale della parabola, mentre quelli che sfruttano le nuove caratteristiche (E, I o P-TTL), sono in grado di autoregolarsi attraverso un sistema motorizzato, avendo disponibile l'informazione sulla focale  che si sta utilizzando al momento dello scatto, direttamente dall'elettronica della fotocamera .  
In molti flash attuali la copertura massima consentita è quella uguale all'angolo di campo di un 28 mm. (su reflex full-frame), e si estende sino alla focale di 105mm., ma niente impedisce di utilizzare teleobiettivi più lunghi:  semplicemente il flash non riuscirà a concentrare ulteriormente il fascio luminoso per ottimizzare la potenza disponibile, e quindi avremo a disposizione lo stesso NG disponibile per la focale di 105mm. Nei modelli più recenti e costosi, i costruttori stanno ampliando ulteriormente l'estensione per consentire una copertura ottimale dal grandangolo spinto sino al medio teleobiettivo; nei giorni scorsi ho visto un flash di punta di una marca rinomata, che garantisce una copertura 17-200mm., e completa lo spostamento da un estremo all'altro in soli 1,2 sec.

- Diffusore: è un accessorio molto spesso incorporato, ma disponibile anche esterno e in varie forme, che consente di ampliare l'angolo di campo coperto dal flash e quindi di poter utilizzare focali inferiori al 28mm. full-frame; ovviamente determina  una perdita di potenza del flash e quindi il NG utilizzabile sarà inferiore. Se avete la fortuna di possedere un flash che tra le sue caratteristiche ha quella di garantire una copertura maggiore del 28mm., il diffusore amplierà  ulteriormante l'angolo di campo massimo disponibile.

- Controllo wireless: possibilità di controllare il flash in remoto, come se fosse collegato fisicamente alla fotocamera e/o inserito in un sistema di illuminazione formato da più flash.

- Sincronizzazione ad alta velocità (HSS): con i sistemi avanzati E, I e P-TTL, c'è la possibilità di utilizzare tempi di scatto superiori al sincro